Mescolini G., Franzo G., Lupini C., Cecchinato M., Tucciarone C.M., Felice V., Blanco A., Biarnes M., Legnardi M., Silveira F., Catelli E.

Il Metapneumovirus aviare (aMPV) è un virus a RNA non segmentato, a singolo filamento con polarità negativa appartenente all’ordine Mononegavirales, famiglia Pneumoviridae, genere Metapneumovirus (International Committee on Taxonomy of Viruses, 2015). Il virus viene classificato in 4 sottotipi (A, B, C e D) distinguibili in base alle caratteristiche antigeniche e genetiche (Juhasz and Easton, 1994; Bayon-Auboyer et al., 2000; Seal, 2000). aMPV riconosce come ospiti naturali il tacchino (Jones e Rautenschlein, 2013) il pollo (Hafez, 1993), la faraona (Cecchinato et al., 2013b), il fagiano (Catelli et al., 2001) e l’anatra (Toquin et al., 1999). Nel tacchino e nel pollo l’infezione da Metapneumovirus può indurre una forma respiratoria che nel tacchino prende il nome di Rinotracheite del Tacchino (TRT) e nel pollo è caratterizzata da sintomatologia clinica più lieve, ma può esitare nella Sindrome della Testa Gonfia (SHS). In entrambe le specie il virus può causare cali dell’ovodeposizione.
In Europa i primi isolamenti del virus risalgono alla seconda metà degli anni ’80 (McDougall and Cook, 1986). Solo a partire del 1994, i ceppi circolanti in Europa sono stati caratterizzati dal punto di vista molecolare e riconosciuti in prevalenza appartenenti ai sottotipi A e B (Juhasz and Easton, 1994).
Per il controllo della malattia, a partire dagli anni ’90 sono stati messi a punto, e resi disponibili in commercio, vaccini vivi attenuati o inattivati.
A tutt’oggi aMPV si può considerare endemico in Europa. Dati relativi alle caratteristiche molecolari dei ceppi circolanti sono piuttosto scarsi e limitati a pochi paesi europei (Franzo et al., 2017; Tucciarone et al., 2017, 2018). Il sottotipo B risulta comunque essere il prevalente.
Lo scopo del presente lavoro è stato quello di ampliare le informazioni disponibili sull’epidemiologia molecolare di aMPV caratterizzando ceppi appartenenti al sottotipo B evidenziati negli ultimi anni in Europa.