Trogu T., Faccin F., Canziani S., Lelli D., Sozzi E., Lavazza A., Moreno A.
La bronchite infettiva aviare è una patologia del pollo a diffusione mondiale, caratterizzata da lesioni a carico degli apparati respiratorio, riproduttivo e dei reni. Questa patologia è soprattutto presente nei paesi in cui l’industria avicola è altamente sviluppata e determina notevoli perdite economiche, legate fondamentalmente alla scarsa crescita, al peggioramento dell’indice di conversione, all’aumento del numero di scarti e di mortalità nei broilers, al calo dell’ovodeposizione e alla minore qualità dell’uovo nelle ovaiole e nei riproduttori. Il virus della Bronchite Infettiva (IBV) appartiene alla famiglia Coronaviridae e, insieme a quello del tacchino e del fagiano, viene inquadrato nel genere Gammacoronavirus. E’ caratterizzato da un’elevata variabilità antigenica riconducibile fondamentalmente alle modificazioni che si verificano a carico di una sola proteina strutturale, la proteina S degli spikes, e in particolare della S1, una delle due sub-unità che la compongono. A partire del 1956 (3), si sono progressivamente identificati nuovi sierotipi o varianti di IBV nei vari continenti e a oggi sono stati riportati oltre 60 sierotipi, anche se si pensa che solo una piccola parte di quelli esistenti sia stata individuata. La continua comparsa di nuove varianti IBV avviene malgrado l’uso diffuso negli allevamenti intensivi di presidi immunizzanti contenenti singole varianti (M41, 793B, QX) o associazioni tra di esse. La mancanza di una protezione vaccinale completa determina in molti casi la comparsa di forme cliniche sempre più variabili che vanno dalle respiratorie o renali, più frequenti nei broilers, a quelle caratterizzate da calo di ovodeposizione e alterazione della qualità del guscio, tipiche di ovaiole e riproduttori. Il frequente riscontro di nuove varianti antigeniche può quindi rendere problematica la realizzazione di adeguate profilassi immunizzanti e, per questo motivo, le indagini epidemiologiche indirizzate alla caratterizzazione dei ceppi IBV, isolati in ogni territorio, risultano di notevole importanza nella scelta di programmi vaccinali in grado di conferire una buona protezione.
Lo scopo di questo lavoro è indagare i genotipi IBV circolanti in animali vaccinati senza sintomatologia respiratoria appartenenti a diverse tipologie produttive, allo scopo di meglio comprendere la diffusione del virus IBV negli allevamenti vaccinati.