Circella E., Bano L., Greco G., Marino M., Cocciolo G., D’Onghia F., Marzano G., Romito D., Camarda A.
Il botulismo è una grave patologia caratterizzata da paralisi fraccida causata dall’assunzione di neurossine botuliniche (BoNTs) prodotte da germi anaerobi, sporigeni, Gram-positivi appartenenti al genere Clostridium. BoNTs sono classificate in 7 diversi sierotipi, A, B, C, D, E, F. Tra questi, i tipi C e D sono riconosciuti come più frequenti responsabili della maggior parte dei casi di botulismo aviare.
Nei volatili selvatici la patologia è stata descritta fin dal 1920 negli Sati Uniti, laddove è ancora molto presente, e successivamente in Australia nel 1931 (Pullar, 1934), in Sud America nel 1947 (Szyfres et al., 1948) ed in Giappone nel 1963 in uccelli acquatici. Rispetto al panorama mondiale, in Europa le segnalazioni di botulismo nei selvatici sono relativamente recenti. Nell’avifauna selvatica vennero descritti focolai in Danimarca nel 1967, e successivamente in Inghilterra nel 1969 ed in Svezia nel 1975. Ulteriori focolai sono stati riportati in Danimarca, in Norvegia, in Olanda, in Ungheria, in Repubblica Ceca, in Serbia, in Slovenia, in Francia, in Germania, in Irlanda, nel Regno Unito ed in Spagna (Neimanis and Speck, 2012). In tutti i casi descritti, il tossinotipo responsabile è risultato il tipo C, portando a ritenere il botulismo di tipo C quello più diffuso dal punto di vista epidemiologico in Europa.
In Italia, i dati sono piuttosto scarsi e frammentari, con una segnalazione nel 2001 ed una più recente nel 2011 (De Filippo et al., 2013), e la descrizione di focolai verificatisi rispettivamente in Lombardia ed in Emilia Romagna. Anche in questi casi, la tossina responsabile della patologia è stata classificata come tossina di tipo C.
Recentemente, sono stati riportati alcuni casi di botulismo in volatili acquatici in Europa ed in Giappone, causati da una tossina mosaico delle tossine C e D (Woudstra et al., 2012).
Lo scopo di questo lavoro è quello di riportare un caso di botulismo indotto da una tossina mosaico di tipo C/D, osservato per la priva volta in Italia e caratterizzato da mortalità di volatili selvatici in una oasi naturale protetta.