Berto G., Giovanardi D., Drigo I., De Vidi B., Agnoletti F., Viel L., Capello K., Bano L.

L’enterite necrotica (NE) è la patologia ad eziologia clostridica più nota e studiata nel pollo a causa dell’ingente impatto economico da essa determinato, legato al decadimento delle performance zootecniche ed ai costi sostenuti per le terapie dei gruppi colpiti.
L’NE è causata da Clostridium perfringens, un bacillo Gram-positivo, anaerobio, sporigeno e ampiamente distribuito nell’ambiente e nell’intestino di uomo e animali.
Viene storicamente classificato in 5 tossinotipi (A-E) a seconda della produzione delle tossine α, β, ε e ι definite “maggiori”. Tutti i tossinotipi producono la tossina α e, in aggiunta a questa, il tossinotipo “B” produce la β e la ε, il “C” la β, il “D” la ε e il tossinotipo “E” la ι. Sebbene questa classificazione abbia permesso di individuare dei tossinotipi collegati a specifiche malattie dei mammiferi, nel pollame sia i ceppi in grado di produrre NE che quelli apatogeni appartengono unicamente al tossinotipo “A” (Keyburn et al., 2006).
Tra i fattori di virulenza prodotti da C. perfringens responsabili di patologie dell’apparato gastroenterico, vi sono la tossina β2 e l’enterotossina. La prima sembra rivestire un ruolo importante nell’enterite necrotica del suino (Klasen et al., 1999), nell’enterocolite del cavallo (Herholz et al., 1999) e nell’enterotossiemia del bovino (Manteca et al., 2002), mentre l’enterotossina è associata principalmente a casi di tossinfezione alimentare nell’uomo (Brynestad and Granum, 2002).
Nello studio dell’NE del pollo si è giunti ad individuare una “pore forming toxin” denominata NetB, che oggi appare fortemente coinvolta nella patogenesi della malattia (Keyburn et al., 2008). In uno studio effettuato in Italia il gene codificante questa tossina (netB), è stato evidenziato in circa il 93% dei ceppi isolati da polli con NE (Drigo et al., 2009), mentre in uno studio analogo condotto sul tacchino, non era stata individuata in nessuno dei 25 ceppi testati (Saita et al., 2009). Gli studi di tossinotipizzazione eseguiti su ceppi di C. perfringens isolati da tacchino non sono molti, e riguardano prevalentemente ceppi provenienti da campioni di carne prelevata direttamente nei punti vendita (Erol et al.,2008; Aras et al., 2015). In tali lavori tutti i ceppi isolati appartenevano al solo tossinotipo “A” e veniva segnalata la sporadica presenza anche del gene codificante l’enterotossina mentre la tossina NetB e beta2 non erano state indagate.
In un lavoro condotto in allevamenti di tacchini era stato ricercato sia il gene netB che quello codificante la tossina beta2 (cpb2). Il primo era stato rilevato nel 6,6% (tutti i soggetti con NE) e il secondo nello 0,5 dei ceppi testati (n° 212) (Lyhs et al., 2013).
Nel presente studio vengono riportati i dati di caratterizzazione molecolare di ceppi di C. perfringens isolati da tacchini commerciali. I dati ottenuti da soggetti con lesioni dell’apparato gastroenterico sono stati messi in relazione alla gravità delle lesioni osservate e alla presenza di coccidi.