Russo E., Dalle Zotte A., Recordati C., Longoni C., Tasoniero G., Catelli E., Felice V., Cecchinato M.

Il White Striping (WS) è un’alterazione del muscolo del broiler caratterizzata dalla presenza di striature bianche parallele alla direzione delle fibre muscolari (1).
Il WS può essere classificato, a seconda della gravità in 3 categorie: muscolo normale (grado 0), muscolo con moderato WS se presenta un moderato numero striature bianche di spessore inferiore ad 1 mm (grado 1), muscolo con grave WS, se le striature sono numerose e di spessore superiore ad 1 mm (grado 2) (2, 3).
Istologicamente le lesioni riscontrate su muscoli in corso di WS sono polifasiche e comprendono fenomeni degenerativi, infiammatori e rigenerativi; negli stati più avanzati si evidenzia fibrosi e sostituzione delle fibre muscolari con adipociti (3).
La presenza di WS ha un’incidenza macroscopica osservata sia sperimentalmente che al macello che va dal 12 ad oltre il 70% (4, 5, 6).
Da un punto di vista commerciale questa alterazione sta acquisendo sempre maggiore importanza per il settore produttivo. La presenza di WS non compromette la salubrità delle carni, ma ne altera le caratteristiche chimico-fisiche, rendendo le carni fresche affette da questo problema poco gradite al consumatore (7). Questo difetto incide inoltre sulle proprietà nutrizionali della carne con un aumento del contenuto di grassi e una riduzione della quota proteica (4). Quando il WS è presente in forma grave le carni risultano poco idonee alla preparazione di lavorati, in quanto si determinano modificazioni del pH e del potere di ritenzione idrica, scarsa coesione delle fibre muscolari e notevoli perdite di peso durante la cottura (5).
La patogenesi del WS è ancora sconosciuta, ma diversi studi hanno dimostrato che la sua prevalenza è collegata alle performance di crescita degli animali e al peso di macellazione (1, 4, 8). Anche la dieta può influenzare la manifestazione del WS, infatti animali alimentati con diete a livello energetico molto basso hanno evidenziato una prevalenza di WS inferiore a quelli alimentati con diete a livello energetico molto alto (4). La quantità di vitamina E presente nella dieta, al contrario non sembra condizionare la gravità del WS (8). Un fattore che ancora non è stato indagato è l’impiego di coccidiostatici, riportato in letteratura come una possibile causa di tossicità a carico della muscolatura scheletrica del pollo da carne ma anche di altri animali quali lo struzzo e il suino (9, 10, 11).
Tale studio si propone di indagare l’effetto dell’assunzione di coccidiostatico o vaccinazione anticoccidica in animali alimentati con diete a diversa concentrazione energetica sulla prevalenza di lesioni da WS.