Pampiglione G., Scaravelli D., Fiorentini L., Tosi G., Massi P.

Dermanyssus gallinae rappresenta il più diffuso ectoparassita nell’industria avicola mondiale. Ha importanza enorme sia come ematofago che indice varie problematiche che possono giungere ino alla morte per anemia e sia per il ruolo di vettore che gli è stato riconosciuto per molti agenti eziologici (Chauve 1998).
Si pensa che il 70-80 % degli allevamenti, soprattutto di ovaiole nelle diverse tipologie, ne sia affetto in Italia con ingenti danni stimati (Sparagano et al 2009).
Per la sua biologia ed ecologia da sempre è molto dificile controllarlo, con il suo alimentarsi sull’ospite solamente per una mezz’ora e poi portarsi al rifugio anche nei più recondite fessure della struttura e le ripetute velocissime generazioni di cui è capace riuscendo a moltiplicarsi  e a muoversi velocemente in tutti i tipi di strutture ove si operino gli allevamenti (Maurer & Baumgärtner, 1994). Il controllo è oggi afidato a una diversiicata compagine di acaricidi e spesso il “fai da te” oltre a non avere grandi risultati ingenera anche fenomeni di resistenza e persistenza dei principi attivi nei prodotti destinati all’alimentazione.  Nell’ambito delle ricerche in atto presso l’Istituto Zooproilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia, sezione di Forlì, è stato provato in laboratorio un nuovo prodotto commerciale a base di di bicarbonato di sodio e silice per la lotta a questo acaro.