Castello M.C.

Parole chiave: probiotici, Broiler, Poultry History

La microflora gastrointestinale di animali adulti e sani varia enormemente in funzione di numerose e complesse interazioni in grado di inibire la colonizzazione di patogeni invasivi.
Squilibri in tale ecosistema riducono l’effetto di protezione della microflora autoctona fornendo una valida opportunità ai microrganismi patogeni enterici di colonizzare l’intestino.
Questa patologica situazione si può facilmente osservare negli animali durante i periodi di stress o in seguito a somministrazione di antibiotici.
Non è tuttavia da sottovalutare che, anche in situazioni cosiddette normali, i nostri polli da carne, allevati secondo rigide norme di igiene e prevenzione, vivono in modo ben diverso dal fisiologico modo di nascere e crescere naturale.
Solo in un ambito naturale, infatti, i pulcini ricevono quella flora microbica che è parte integrante e inscindibile dall’apparato digerente.
Non è questa la sede per dilungarci in disquisizioni e spiegazioni sulla necessaria presenza di una flora microbica fisiologica per dare quel giusto equilibrio e corretta funzionalità all’apparato digerente. La letteratura, a tal proposito, ci fornisce dettagliato ed abbondante materiale esplicativo  e ad essa rimandiamo.
L’esclusione competitiva e l’apporto diretto di flora microbica, rappresentano quell’intervento di profilassi indiretta operato al fine di migliorare l’equilibrio microbico intestinale.
Durante 20 anni di lavoro di campo si è avuta la possibilità di raccogliere e documentare la potenzialità di tale metodo sul miglioramento dei risultati zoo economici, sul miglioramento del benessere degli animali allevati e sulla possibilità di ridurre l’uso di farmaci antibiotici nell’allevamento (argomento di estrema attualità).
Con il seguente lavoro si intende evidenziare e mettere a disposizione di tutti come la somministrazione  in acqua di bevanda di una flora costituita da cellule vive di specie batteriche selezionate produttrici di acido lattico, specifiche per specie avicole, abbia influito sul miglioramento delle performance produttive di una azienda di produzione broiler.
In pratica vogliamo evidenziare le potenzialità di tale metodo senza false illusioni nè affrettate disillusioni.
Il numero degli animali ed il consolidamento della pratica attraverso la durata della sua applicazione sono garanti della realisticità dei dati mostrati.
Sarà compito di ciascun zoognosta trovare l’eventuale utilità ed i vantaggi che tale metodo potrebbe apportare in ogni singola realtà produttiva e decidere, di conseguenza e secondo i casi, se possa essere conveniente o meno accettare ed utilizzare tale metodo.