Catania S., Battanolli G., Brustolin M., Mazzacan E., Qualtieri K.,Gobbo F., Iob L.

I micoplasmi sono organismi unicellulari privi di parete. Possono infettare numerose specie viventi comprese i vegetali, gli animali e l’uomo. Nel settore avicolo, alcune specie come il Mycoplasma gallisepticum (MG) ed il Mycoplasma synoviae (MS) sono considerate di particolare interesse in quanto provocano patologie sia nel pollo che nel tacchino che possono ripercuotersi sui parametri produttivi quali incremento della mortalità, scarse performance produttive ed un incremento degli scarti al macello. I micoplasmi possono trasmettersi sia per via verticale che per via orizzontale, per tali motivi i principali metodi di prevenzione si basano sulla costituzione di gruppi di riproduttori free e sulla scrupolosa applicazione di misure di biosicurezza. Purtroppo ad oggi l’epidemiologia delle micoplasmosi non è ancora del tutto chiara, complice anche la difficoltà di isolamento e di distinzione tra i vari ceppi. Questo comporta una difficoltà nello studio della diffusione della patologia non permettendo di correlare due o più eventi patologici. Per tale motivo in alcuni episodi vengono presi in considerazione, quale fonte di infezione, gli allevamenti rurali o gli uccelli selvatici. Proprio in questi ultimi volatili sono diverse le segnalazioni di isolamento di micoplasmi di interesse avicolo (3).
Recentemente, alcuni Autori hanno dimostrato la possibile differenziazione dei ceppi di Mycoplasma synoviae attraverso lo studio di un frammento del gene vlhA che codifica per la Most Surface Protein (MSP), una proteina di membrana con attività antigenica (1, 2).
Con questo report segnaliamo l’isolamento di un ceppo di Mycoplasma synoviae in un fenicottero minore di recente importazione che dallo studio del gene vlhA non manifesta correlazioni con altri ceppi di MS isolati nel territorio italiano.