Golfari G., Dall’Ara A., Massi P., Poglayen G.

L’obiettivo è quello di superare la gestione della pollina come rifiuto e la necessità di terreni agricoli per il suo spandimento, attraverso la produzione diretta di fertilizzante di qualità, igienico, in grado di migliorare la struttura del terreno e la sua fertilità, oltre a recuperare il suolo dalla predesertificazione.
In dettaglio, l’obiettivo del progetto era quello di verificare l’igienizzazione della pollina di gallina ovaiola tramite bio-trattamento, ai sensi delle indicazioni contenute nel Reg. (CE) 1774/2002. Il prodotto ottenuto non è un rifiuto, ma un fertilizzante organico igienico, sicuro e commerciabile.
La pollina, essiccata a tre diversi livelli di umidità tramite MDS (Manure Drying System), è stata trattata all’interno di big-bags e in cumulo, con l’aggiunta di PAV (principi attivi vegetali) biocatalizzatori di origine vegetale, in un allevamento avicolo del nostro Paese.
Il campionamento e le analisi sulla pollina, prelevata a -3 (prima dell’ingresso nel MDS), 0, 38, 81, 123 giorni, sono stati condotti seguendo il Reg. (CE) 1774/2002 che prevede durante il processo:
  • la riduzione di 5 unità log 10 di Enterococcus faecalis;
  • la riduzione di 3 unità log 10 di Parvovirus.
Sono inoltre richieste nel prodotto finito e nell’immagazzinamento rispettivamente:
  • concentrazione di Escherichia coli inferiore o uguale a 1.000 ufc/g;
  • assenza di Salmonella spp.
In questa fase iniziale, a causa della elevata resistenza ambientale degli elementi di dispersione dei parassiti, abbiamo aggiunto anche la valutazione dell’attività dei PAV sulle oocisti dei  coccidi e sulle uova di ascaridi. Questo ha giustificato il prelievo di campioni al giorno -3 utile per valutare la carica parassitaria della pollina all’atto della emissione. Contemporaneamente sono stati ricercati anche miceti patogeni e saprofiti. Per l’assenza di malattie da Parvovirus nel pollame, allo scopo di ottemperare al reg. (CE) 1774/2002, abbiamo sviluppato una prova “figlia” in condizioni controllate, aggiungendo Parvovirus di origine suina nella pollina.
In generale, l’attività sperimentale di MIDA ha dato buoni risultati nella riduzione dei parametri biologici dopo 123 giorni, dati che incoraggiano gli autori a perseverare nello sviluppo del progetto ed anche nella ricerca di un sostegno finanziario.