G. Tosi, L. Ranieri, P. Pini, F. Ostanello

Parole chiave: Histomonas meleagridis, istomoniasi, tacchini, olii essenziali, estratti di piante

L’istomoniasi (nota anche con il termine di “tiflo-epatite”) è una malattia contagiosa sostenuta da un protozoo flagellato, Histomonas meleagridis.
L’infezione si contrae attraverso un nematode (Heterakis gallinarum) che funge da ospite intermedio del protozoo. Recentemente è stata dimostrata anche la trasmissione diretta da un animale all’altro per via cloacale (4). La malattia colpisce soprattutto il tacchino, ma viene segnalata anche nel pollo e in altri volatili sia domestici che selvatici. L’incidenza di questa patologia è in aumento per due motivi: a) La diffusione di allevamenti “free range”. b) La totale mancanza di presidi farmacologici efficaci sia nella prevenzione che nella cura dell’istomoniasi (1). Con la messa al bando dei nitroimidazolici e, a partire dal 31/03/2003 (Reg. 1756/2002 del 23/09/2002), del nifursol, i veterinari del settore avicolo si trovano privi di strumenti in grado di contrastare efficacemente la malattia. In tale situazione si è cercato di attuare un controllo della problematica in campo ponendo particolare attenzione ai seguenti aspetti: a) biosicurezza mirata, in particolare, al controllo dell’Heterakis gallinarum mediante trattamenti sistematici alla partenza del ciclo; b) monitoraggio, in momenti precisi del ciclo produttivo, della presenza dei protozoi; c) impiego nel mangime di un prodotto naturale a base di estratti vegetali ottenuti per distillazione da più specie di piante officinali, purificati e concentrati (Fitotril®). L’attività del prodotto Fitotril®, dovuta alla sua particolare composizione, è stata precedentemente verificata con test sperimentali in vitro sulla sensibilità dei singoli patogeni (5). Le prove in campo sono state effettuate in due diversi momenti.
Nel 2002 si è confrontata l’efficacia di campo in quattro diversi capannoni di un unico allevamento di un mangime additivato con nifursol rispetto ad un mangime contenente Fitotril® nel controllo dell’insorgenza di istomoniasi, nelle rese al macello e nell’indice di conversione dell’alimento (ICA) (Caso n. 1). Successivamente, nel 2003, si è verificata l’efficacia di campo nel controllo dell’insorgenza dell’istomoniasi, nelle rese al macello e nell’ICA di un mangime contenente Fitotril® in due gruppi integrati, coinvolgendo un totale di circa 100.000 capi su 5 diversi allevamenti (Caso n. 2). In tutte le prove si è cercato di rivolgersi ad allevamenti con condizioni e tecnologie di allevamento considerate a maggior rischio di malattia.