G. Di Modugno, A. Camarda, V. Ficarella, E. Circella, D. Pennelli, D. Di Modugno

Parole chiave: Campylobacter jejuni, uova, tossinfezioni alimentari.

Le tossinfezioni alimentari da Campylobacter jejuni vengono segnalate con frequenza sempre maggiore (1). Principale serbatoio del germe è considerato il pollame, dal quale il Campylobacter (C.) jejuni è isolato dall’apparato gastroenterico e dalle carcasse (1, 3). Precedenti nostre ricerche (2) effettuate in allevamenti commerciali hanno evidenziato che Campylobacter jejuni può riscontrarsi con notevole frequenza anche nell’apparato riproduttore di galline ovaiole in deposizione, nonché sul guscio delle uova deposte (in percentuale variabile dal 2,5% al 22,2% in relazione al grado di imbrattamento del guscio). Resta ancora poco chiaro il ruolo svolto dalle uova nella epidemiologia della trasmissione dell’infezione all’uomo. Si è inteso, pertanto, verificare la sopravvivenza del Campylobacter jejuni sul guscio di uova infettate sperimentalmente nonché la sua capacità di penetrazione attraverso i pori e di contaminazione del contenuto dell’uovo. È stata altresì valutata la capacità di replicazione del germe in albume e tuorlo infettati sperimentalmente e tenuti in diverse condizioni di temperatura.