Bottinelli M., Fincato A., Picchi M., Alessandri G. , Ceoletta A., Paladino A., Catania S.
Mycoplasma synoviae (MS) è considerata una delle specie di Mycoplasma più importanti per il settore avicolo. Infatti, quest’organismo patogeno determina una malattia cronica negli animali e comporta, conseguentemente, ingenti perdite economiche. II controllo di questa patologia si basa su strette misure di biosicurezza, protocolli vaccinali (ove disponibili) e specifici programmi di eradicazione nei gruppi di riproduttori a causa dell’abilità di MS di essere trasmesso verticalmente [l]. Nonostante l’applicazione di queste strategie di controllo, la prevalenza di MS resta alta nella popolazione avicola evidenziando l’assenza di un importante tassello gestionale/epidemiologico. Siccome il trattamento antibiotico degli animali può solo mitigare i segni clinici della malattia senza eradicare l’infezione [2], è evidente l’importanza di conoscere la sensibilità agli antibiotici dei ceppi di MS circolanti sul territorio. Infatti, in questo modo si può massimizzare l’efficacia del trattamento e ridurre la pressione selettiva sul microrganismo, evitando di promuovere lo sviluppo di antibiotico-resistenza. Data l’assenza di dati recenti riguardanti la sensibilità di MS agli antibiotici, l’obiettivo del presente lavoro è stato di valutare i valori di Concentrazione Minima Inibente (MIC) di oltre 150 ceppi italiani di MS provenienti da diverse categorie commerciali (pollo broiler, gallina ovaiola e tacchino).