P. Massi, G.Tosi

Parole chiave: epatosi, tacchine da riproduzione, sindrome dismetabolica.

La lipidosi epatica del tacchino è descritta come una sindrome ad eziologia incerta, di probabile origine nutrizionale. Ne sono spesso colpite le tacchine da riproduzione tra 15 e 25 settimane di età. La malattia è caratterizzata da mortalità improvvisa che può arrivare al 5% nell’arco di alcuni giorni e da gravi lesioni steatosiche e necrotiche a carico del fegato (1). La sindrome è stata finora descritta prevalentemente negli USA e in Canada. La causa primaria della lipidosi è tuttora sconosciuta. Si tratta, probabilmente, di una patologia multifattoriale in cui si associano cause alimentari, ambientali e manageriali (2). I gruppi colpiti sono generalmente alimentati con diete a basso tenore proteico ed alti livelli energetici. Nella patogenesi di questa sindrome sembrano intervenire fattori ambientali (temperature elevate e variazioni del programma-luce) che alterano l’assunzione dell’alimento favorendo l’accumulo di lipidi nel fegato.
Spesso intervengono alti livelli di perossidi che, favorendo la perossidazione lipidica, provocano lesioni vasali determinando la comparsa di edema polmonare, necrosi ed emorragie epatiche.