Taddei R., Tosi G., Barbieri I., Fiorentini L., Massi P., Boniotti B.
Il virus della Bronchite Infettiva Aviare (IBV) è un coronavirus, prototipo della famiglia Coronaviridae, con genoma RNA a singolo filamento e provvisto d’envelope. E’ causa della bronchite infettiva aviare, patologia largamente diffusa e responsabile di elevate perdite economiche nell’allevamento intensivo del pollo.
Si tratta di una malattia altamente contagiosa, caratterizzata da sintomi e lesioni respiratorie, che in alcuni casi può interessare anche gli apparati gastrointestinale ed uro-genitale causando nefropatologie con alta mortalità e/o problemi alla deposizione e alla qualità del guscio dell’uovo nelle galline ovaiole. Il genoma del virus codifica per 4 proteine strutturali: la glicoproteina spike (S), il Nucleocapside (N), la glicoproteina di membrana (M) e la proteina dell’envelope (E). La proteina S, ed in particolare il frammento S1, è la parte più esposta del virus che interviene nell’attacco alla cellula ospite, comprende la maggior parte dei determinanti antigenici ed è pertanto responsabile della formazione di nuove varianti. Nel corso degli anni sono state innumerevoli le varianti isolate in campo, differenti fra loro dal punto di vista sierologico, genotipico e patogenetico. Attualmente sono stati descritti più di 50 sierotipi e si assiste alla periodica comparsa di nuovi. Le problematiche legate al controllo della bronchite infettiva, dovute principalmente alla notevole variabilità antigenica dell’IBV ed alla bassa cross-protezione tra sierotipi differenti, rendono necessario il costante monitoraggio dei ceppi circolanti sul territorio nazionale in modo da poter improntare misure efficaci di profilassi.
Questo studio si prefigge di caratterizzare a livello molecolare i ceppi di IBV attualmente circolanti sul territorio nazionale, mediante analisi di RT-PCR e successivo sequenziamento di una parte della regione ipervaviabile del gene S1.