Falchieri M ., Lupini C., Cecchinato M., Listorti V., Catelli E., Kontolaimou M., Naylor C.J.

Avian metapneumovirus (AMPV) è un virus ad RNA appartenente alla famiglia delle Paramyxoviridae ed al genere Metapneumovirus. E’ causa nel tacchino di un’infezione delle prime vie respiratorie, mentre nel pollo è responsabile di forme respiratorie più lievi. Sono stati sino ad ora individuati 4 sottotipi di AMPV (A, B, C e D), diversi tra loro dal punto di vista genetico, biologico e sierologico. Il genoma di AMPV comprende 8 geni (3’-N-P-M-F-M2-SH-G-L-5’) ed ha una lunghezza di circa 13.5 kb (Easton et al., 2004). Tecniche di reverse genetics (RG), recentemente messe a punto per AMPV sottotipo A ( Naylor et al., 2004) e C (Govindarajan et al., 2006) hanno fornito uno strumento prezioso per la modifica in vitro del genoma virale e sono state sino ad ora utilizzate per vari scopi. Utilizzando la RG sono stati prodotti in vitro AMPV ricombinanti con mutazioni puntiformi, delezioni o inserzioni di geni reporter; di questi virus é stata inoltre valutata la capacità replicativa in vivo (Govindarajan et al., 2006; Ling et al., 2008;  Naylor et al., 2010; Brown et al., 2011). Al momento non sono però ancora disponibili informazioni sulla capacità del genoma di AMPV di accettare geni eterologhi appartenenti ad altri agenti virali, né sulla stabilità genetica del genoma di AMPV in tal modo modificato.
Il presente studio riporta l’inserzione nel genoma di AMPV di due diversi geni del Coronavirus agente eziologico della Bronchite infettiva (IBV). Si tratta di uno dei principali patogeni del pollo che, come AMPV, primariamente colpisce il tratto respiratorio, anche se è in grado di causare malattia anche a livello dell’apparato renale e riproduttivo. Il ceppo di IBV utilizzato in questo studio appartiene al genotipo QX, variante di recente emergenza in Europa (Worthington and Jones, 2008) e causa di notevoli perdite economiche per la sua capacità di eludere la risposta immunitaria stimolata dai vaccini attualmente in uso. In particolare sono stati scelti il gene S1 che codifica per l’omonima proteina di superficie, principale determinante antigenico di IBV (Cavanagh, 2007), ed il gene N che codifica per la proteina del nucleocapside. Di quest’ultima è stata già dimostrata la capacità d’indurre immunità protettiva (Seo et al., 1997; Y u et al., 2010).
Per verificare in quale posizione del genoma l’espressione di proteine eterologhe sia maggiore, inizialmente sono stati prodotti AMPV ricombinanti codificanti la Green Fluorescent Protein (GFP), che è stata inserita nelle diverse regioni intergeniche disponibili. Successivamente sono stati preparati diversi AMPV ricombinanti codificanti per le proteine S1 e/o N di IBV. I virus ricombinanti ottenuti sono stati inoculati in polli SPF in due diversi esperimenti per valutare la loro capacità d’indurre una risposta immunitaria protettiva in seguito ad infezione sperimentale con IBV mediante il test della motilità ciliare. La replicazione virale è stata valutata mediante real time RT-PCR (qRT -PCR) e la risposta immunitaria umorale specifica per IBV ed AMPV mediante test ELISA ed inibizione dell’emoagglutinazione (HI).