Bilato D., Tosi G., Parini M., Paoli A., Fiorentini L., Cantini F., Massi P., Amadori M.
Lo sviluppo dell’antibiotico resistenza, ed in particolare di multi-resistenze di batteri zoonosici, ha evidenziato l’importanza di sviluppare nuove strategie di controllo delle infezioni microbiche. Tali strategie sono state discusse all’OIE/IABS international conference on ‘‘Alternatives to antibiotics’’ (OIE/IABS, 2012) e al 3rd International Conference on Responsible Use of Antibiotics in Animals (BASTIANSEE, 2014). Nell’ambito di queste varie strategie, gli acidi organici a corta e media catena hanno dimostrato sia in vivo che in vitro attività antimicrobica verso diversi agenti microbici, in particolare l’acido butirrico e caprilico (Kabara et al., 1972; Hilmarsson et al., 2006; Thormar et al., 2007). Diversi vantaggi, come l’aumento delle performance, miglioramento della qualità delle carcasse, diminuzione della colonizzazione intestinale, ed effetti trofici sulla mucosa intestinale sono stati riportati (Leeson et al., 2005). Inoltre, effetti secondari sul sistema immunitario hanno evidenziato una down regulation dell’espressione dei geni implicati nella invasione intestinale, in particolare della SPI-1 di Salmonella spp. (Gantois et al., 2006) e sulla espressione di citochine pro-infiammatorie (Zhang et al., 2011). L’obiettivo del presente lavoro è stata la valutazione di uno score di potenza in vitro di questi prodotti nei confronti di ceppi di SE e ST aviari, mediante un sistema integrato basato sulla inibizione della crescita batterica, sulla determinazione dell’invasione di cellule IPEC-J2 e test di killing batterico valutato mediante citofluorimetria a flusso.