Banco B., Ferrari N., Cocchi L., Formenti N., Grieco V ., Gallazzi D., Calligarich C., Grilli G.
Le segnalazioni di testicoli soprannumerari nel pollame domestico sono molto scarse in letteratura (Katiyar et al., 1986; Hocking, 1992; Onu, 2012), principalmente per il fatto che i galletti, sia giovani che adulti, non sono sottoposti in numero rilevante a controlli autoptici di routine a livello genitale. D’altra parte il controllo dell’apparato genitale maschile interessa solo i gruppi da riproduzione. In Italia è però diffusa la castrazione chirurgica del galletto di poche settimane di vita per la produzione del cappone natalizio, e negli ultimi anni durante questo intervento la visualizzazione delle gonadi maschili ha portato alcuni operatori a notare con una certa frequenza la presenza di testicoli soprannumerari, osservazione in contrasto con gli scarsi dati bibliografici disponibili.
Negli studi che trattano questo argomento, compresi quelli riferiti ad altre specie aviarie (McFarland, 1965; Witt e Bautista, 2011) sono riportati sia casi con coinvolgimento del testicolo destro (Katiyar et al., 1986), sia di quello sinistro (Hocking, 1992). I testicoli accessori vengono descritti, quanto a struttura e consistenza, come normali pur essendo di dimensioni inferiori, e viene inoltre riferita una fertilità inalterata per alcuni dei soggetti interessati (Hocking, 1992). Va però sottolineato che secondo Nickel et al. (1973) negli uccelli il testicolo di sinistra è di regola più grande di quello di destra, ed entrambi sono collocati in corrispondenza del polo craniale del rene. In età prepubere il testicolo di destra è lievemente più craniale rispetto al sinistro (Gallazzi, osservazione personale).
Mentre nei broilers il problema dei testicoli soprannumerari non sussiste, in quanto macellati in età prepubere, nei maschi utilizzati per la produzione del cappone (in genere soggetti di linee genetiche selezionate per la produzione di uova) la presenza di testicoli soprannumerari non sempre visibili dall’operatore comporta l’incompleta neutralizzazione sessuale, influenzando quindi i dati della produzione e delle caratteristiche organolettiche della carne. Infatti la persistenza di testicoli soprannumerari vicarianti le funzioni di quelli asportati chirurgicamente comporta l’estrinsecazione dei caratteri sessuali secondari tipici del maschio, annullando in parte o in tutto l’effetto della castrazione.