Profeta F., Di Giannatale E., Scacchia M., Orsini M., Toscani T., Marsilio F., Di Francesco C.E.

Parole chiave: Poultry, Necrotic enteritis, Clostridium perfringens, PFGE, netb gene.

L’Enterite necrotica (EN) è una patologia di frequente riscontro nel settore avicolo industriale, la cui evoluzione, subclinica o clinicamente manifesta, ha conseguenze negative, oltre che in termini di salute degli animali allevati, anche di tipo economico. Clostridium perfringens (CP), agente eziologico della suddetta patologia, è un batterio Gram positivo, anaerobio e sporigeno, di forma bastoncellare, piuttosto sottile e di piccole dimensioni (0,2 X 2-5 μm), a distribuzione ubiquitaria, produttore di tossine, alcune delle quali attive a livello enterico; il tossinotipo responsabile dell’EN delle specie avicole è il tipo A.
Sebbene per molto tempo la tossina α sia stata ritenuta l’effettiva responsabile della malattia, studi recenti hanno evidenziato che l’elemento chiave nell’induzione della EN è una tossina “minore”, la proteina Necrotic enteritis toxin B- like (NetB), identificata per la prima volta nel 2008 in Australia (5). Uno studio eseguito nel 2009 a partire da campioni raccolti in allevamenti del Nord Italia ha rivelato la presenza del gene netb nel 27% dei 107 ceppi di CP provenienti da broiler e da ovaiole, di cui il 93% associati a segni clinici ascrivibili a EN (2); a conferma della presenza di questi ceppi contestualmente all’enterite necrotica; in seguito, in occasione di un focolaio di malattia veriicatosi nel 2013 in due allevamenti di galline ovaiole, sono stati isolati 2 ceppi di CP netb-positivi (3).
Recentemente, uno studio eseguito su 106 ceppi -positivi isolati da tacchini da carne e da riproduzione con sintomatologia sospetta, non ha portato, invece, ad alcuna identificazione di ceppi netb (4).
La presente indagine ha avuto lo scopo di valutare la presenza di ceppi di CP netb positivi anche in allevamenti avicoli del Centro Italia, data l’assenza di informazioni epidemiologiche relative alla circolazione dei suddetti ceppi, nonché all’incidenza della patologia in questo territorio.