Tucciarone C. M., Franzo G., Lupini C., Torres Alejo C., Listorti V ., Mescolini G., Brandão P . E., Martini M., Catelli E., Cecchinato M.

Il Metapneumovirus aviare (aMPV) è l’agente eziologico della Rinotracheite del tacchino, caratterizzata da congiuntivite, scolo nasale, rantoli, starnuti e morbilità molto elevata nel tacchino da carne, mentre in riproduttori e ovaiole l’infezione è correlata ad un calo dell’ovodeposizione e ad alterazioni della qualità delle uova (Cook, 2000). Nel pollo, la Sindrome della testa gonia (SHS) è considerata la conseguenza dell’interazione di aMPV e altri patogeni, principalmente Escherichia coli, manifestandosi con abbattimento, sintomatologia respiratoria, edema periorbitale che può estendersi a tutta la testa (Hafez, 1993). Il tradizionale ruolo di semplice agente predisponente o di cofattore (Cook, 2000) nelle problematiche respiratorie del broiler, è però messo in discussione dai numerosi episodi di sintomatologia attribuita unicamente ad aMPV . Sono infatti sempre maggiori le indicazioni di un possibile adattamento di aMPV all’ospite pollo o di una più marcata sensibilità di questi animali, date le numerose segnalazioni di manifesta sintomatologia clinica da infezione da aMPV sia in campo (Tucciarone et al., 2016)  sia riprodotta in condizioni sperimentali (Moronato et al., 2016).
Altro interessante aspetto da considerare nell’esame della problematica sostenuta da aMPV nel pollo, è l’interazione con il virus della Bronchite Infettiva (IBV). A quest’ultimo è stata imputata un’azione competitiva da parte dei ceppi vaccinali e di campo (Cavanagh et al., 1999,Cook et al., 2001) nei confronti dell’ingresso di aMPV e/o dalla protezione promossa dal vaccino. Episodi di coinfezione sono però stati documentati, soprattutto nella seconda metà del ciclo produttivo, sia in presenza di ceppi di IBV vaccinali sia di campo (Tucciarone et al., 2016).
In Europa risultano sempre più frequenti i report di aMPV nel pollo (Cecchinato et al., 2016,Franzo et al., 2017), in associazione o meno a sintomatologia, e anche in Italia non sono nuove le segnalazioni di aMPV in broiler, ovaiole e riproduttori (Cecchinato et al., 2013a,Cecchinato et al., 2012,Tucciarone et al., 2016), ma mancano dati organici sulla sua prevalenza e distribuzione nel nostro Paese.
Questo lavoro vuole fornire un quadro più chiaro dell’epidemiologia di aMPV nel broiler, attraverso studi longitudinali e attività diagnostica nel Nord Italia. Per verificare l’efficacia di strategie di controllo nei confronti di aMPV anche nel broiler, aggiuntive alle consuete misure di biosicurezza, si descrive inoltre una prova di vaccinazione, attuata in condizioni di campo in aziende in precedenza colpite da aMPV.