Tosi G., Fiorentini L., Parigi M., Fregnani G., Benedetti V ., Leotti G., Ostanello F., Massi P.

La coccidiosi è tuttora considerata tra le patologie economicamente più importanti del settore avicolo. E’ causata da protozoi appartenenti al genere Eimeria. Nel pollo sono note sette differenti specie appartenenti a questo genere, ognuna delle quali colpisce determinati tratti dell’intestino. Nel pollo da carne le specie di maggiore interesse sono Eimeria acervulina, Eimeria maxima ed Eimeria tenella. Quest’ultima è la più nota e nello stesso tempo la più facile da diagnosticare, anche in campo. Eimeria tenella provoca caratteristiche lesioni macroscopiche a livello cecale responsabili di significativi indici di mortalità nei soggetti colpiti, ma non ha effetti evidenti sulle performance produttive. Al contrario, la coccidiosi provocata da Eimeria acervulina e da Eimeria maxima è in genere responsabile, anche in forma lieve o addirittura sub-clinica, di peggioramenti degli indici di crescita e degli indici di conversione dell’alimento nei gruppi colpiti. Oltre che su adeguati interventi gestionali, il controllo della coccidiosi si basa sull’impiego alternato di coccidiostatici e di vaccini. In caso di comparsa di episodi clinicamente manifesti di coccidiosi si può ricorrere all’impiego, nell’acqua di bevanda, di farmaci anticoccidici appartenenti a quattro categorie principali: amprolium, toltrazuril, sulfonamidi e sulfonamidi potenziati con diaminopirimidine. L’azione anticoccidica di quest’ultima associazione è nota da molto tempo. Tuttavia sono pochi (e molto datati) gli studi clinici di efficacia di questa combinazione nei confronti della coccidiosi del pollo. Ad esempio, Mathis G.F. et al. (1984) hanno testato l’efficacia dell’associazione trimetoprim/sulfachinossalina (in rapporto 1:3) nei confronti di singole specie appartenenti al genere Eimeria cominciando la somministrazione del farmaco il giorno stesso dell’infezione sperimentale. Il presente lavoro riporta parte dei risultati di una prova di efficacia clinica (condotta nel gennaio 2012) di un’associazione trimetoprim+sulfadimetossina (rapporto 1:5) in polli da carne infettati sperimentalmente con un’associazione di Eimeria acervulina, Eimeria maxima ed Eimeria tenella e trattati alla comparsa dei segni clinici di coccidiosi e, in particolare, della mortalità provocata dall’infezione sperimentale.