Tonellato F. R., Moronato M.L., Zanardello C., Sturaro A., Catania S., Gobbo F.
La micobatteriosi è una malattia ad andamento cronico e depauperante sostenuta negli uccelli principalmente da Mycobacterium avium subsp. avium (sierotipi 1,2,3) e Mycobacterium intracellulare, inclusi insieme nel Mycobacterium Avium – Intracellulare Complex -MAI-).
Circa un’altra ventina di micobatteri sono stati individuati nel corso degli anni come responsabili di micobatteriosi aviare, e tra questi Mycobacterium genavense desta sempre più interesse nel comparto degli uccelli da compagnia/ornamentali (pet birds).
Tutte le specie aviari sono suscettibili all’infezione, sviluppando quadri clinici comuni quali progressivo dimagrimento e consunzione (chronic wasting syndrome), abbattimento, letargia ed immunosoppressione. I quadri anatomopatologici riferibili a tubercolosi possono invece differenziarsi in funzione della specie batterica coinvolta, la specie animale e la via di infezione. Si possono infatti definire tre principali manifestazioni anatomo-patologiche: una forma classica tubercolare (simile alla tubercolosi dei mammiferi), una para-tubercolare ed una atipica.
I micobatteri del complesso MAI sono descritti in letteratura come principali agenti di micobatteriosi nelle specie ad attitudine terricola, quali il pollame e gli animali da cortile, che sviluppano forme tubercolari o para-tubercolari della malattia.
La localizzazione prevalentemente a livello gastroenterico in questi animali può essere imputabile al loro stretto contatto con il suolo, al loro comportamento alimentare, e alla via di trasmissione oro-fecale di micobatteri quali M. avium subsp. avium ed M. intracellulare, altamente resistenti nel terreno. La presenza di tubercoli in altre sedi (come per esempio l’apparato respiratorio) suggerisce inoltre la possibile infezione per via respiratoria, condizione compatibile anche con elevate cariche di micobatteri a livello ambientale.
La micobatteriosi atipica viene definita così proprio per l’assenza di lesioni tubercolari macroscopicamente evidenti a carico di organi interni, tale quadro risulta il predominante nel settore ornamentale e M. genavense è stato descritto come il micobatterio prevalente nei passeriformi da voliera.
Considerando l’assenza di lesioni macroscopiche e le piccole dimensioni corporee di alcune di queste specie ornamentali, è presumibile che la micobatteriosi in questo settore sia sottostimata. Inoltre considerando i pet birds come specie sinantropiche il potenziale zoonotico delle micobatteriosi aviare non va sottovalutato, poiché membri del complesso MAI e M. genavense sono stati riportati come agenti capaci di indurre malattia in persone immunodepresse (anziani, persone HIV-sieropositive o sottoposte a chemioterapia o trapianto).
Lo scopo del presente lavoro è quello di condividere la presentazione anatomopatologica di diversi casi di TBC aviare (2011-2016) nella sue diverse tre forme e nello specifico di riportare importanti rilievi patologici nel settore ornamentale in primis nel cardellino (Carduelis carduelis) e poi nel canarino (Serinus canaria) dove la forma atipica è la predominante, cercando di fornire “un segna passi” al clinico e al patologo per l’inclusione della tubercolosi/micobaterriosi nella lista della Diagnosi Differenziale.