Stamilla A., Messina A., Sallemi S., Lanza M., Puleio R., Loria G.R., Cascone G., Antoci F.

La produzione intensiva di carne di pollo (broiler), è diffusa in tutto il mondo e consiste nel far ingrassare I ‘ammale in capannoni al chiuso, su una lettiera, con temperatura e fotoperiodo controllato, utilizzando mangimi standard. Le tecniche di allevamento spinte ad ottenere la massima produzione di carne, possono favorire l’insorgenza di malattie o in generale la perdita di reddito causata dal cattivo stato di salute degli animali. I patogeni a rischio per la filiera produttiva avicola intensiva sono ben noti e generalmente controllati dalle moderne tecniche di management. Lo studio riporta indagini eseguite in una azienda avicola della Sicilia Orientale a seguito del riscontro di mancato accrescimento nei soggetti in produzione. All’interno di un ciclo di Ingrasso, sono stati identificati dei soggetti che manifestavano crescita ritardata, taglia e peso al di sotto delle performance di razza, inoltre alcuni presentavano difficoltà a deambulare e segm di diarrea. Effettuata la necroscopia, sono state evidenziate lesioni intestinali in tre dei cinque soggetti, quindi sono stati eseguiti campionamenti per ricerca microbiologica, parassitaria, virologica tramite cui è stata identificata la co-infezione da CAstV e ARV mediante Real-Time PCR, mentre I ‘esame istologico ha confermato a vario grado lesioni alla mucosa Intestinale da sub-acuto a cronico; sono presenti anche lesioni a carico del fegato e dei reni.