De Cesare A., Indio V ., Lucchi A., Pasquali F., Parra Titos E., Bertuzzi S., Manfreda G.

La carne di pollame è un alimento molto popolare, molto versatile che viene consumato in grandi quantità rispetto ad altre carni. La sua produzione, tuttavia, richiede una ottimale gestione dell’allevamento per ridurre le patologie e minimizzare i costi. In passato l’impiego di antibiotici, come promotori della crescita, rappresentava lo strumento più efficace per raggiungere gli obiettivi di una elevata redditività delle produzioni avicole. A partire dal 2006 l’impiego degli antibiotici quali promotori di crescita è stato vietato anche in considerazione della crescente incidenza della resistenza agli antibiotici, considerata una delle maggiori minacce per la salute pubblica a livello globale. Ciò ha portato a ricercare possibili sostituti, i quali modulando il microbiota intestinale in modo benefico e “naturale” permettano di migliorare la salute degli animali garantendo ottimali livelli produttivi.
Tra i diversi composti indagati un elevato interesse ha riguardato l’impiego di probiotici (De Cesare et al., 2017; Qiu et al., 2022) come pure l’utilizzo di composti bioattivi naturali di origine vegetale, in particolare gli acidi fenolici, i flavonoidi e i terpenoidi (EO), per le loro proprietà multifunzionali e il potenziale nutraceutico (Segneanu et al., 2017; Djenane, 2015). Tali composti naturali possiedono proprietà antitumorali e forniscono vari effetti benefici per la salute tra cui attività antinfiammatorie, antiossidanti e antimicrobiche (Degirmenci & Erkurt 2020). Sono anche usati per proteggere gli alimenti da agenti patogeni e batteri che alterano il cibo (Burt, 2004), dall’irrancidimento, dallo scolorimento o dal deterioramento dovuto all’autoossidazione (Hashemi et al. 2016).
In commercio sono attualmente disponibili estratti vegetali da Citrus aurantium, noto come arancia amara, un albero che appartiene all’ordine dei Geraniales e alla famiglia delle Rutaceae. I principali costituenti biologici attivi presenti nel Citrus aurantium sono i flavonoidi, in particolare l’esperidina, la naringina e gli alcaloidi, principalmente sinefrina, con effetti medici benefici sulla salute umana (Pellati et al., 2002). L’estratto di Citrus aurantium è stato usato nella medicina tradizionale cinese per trattare la nausea, la stitichezza, il cancro, gli effetti cardiovascolari e come sedativi (Suntar et al., 2018).
Nel settore animale l’estratto etanolico di fogli di Citrus aurantium è stato efficacemente impiegato nel controllo della coccidiosi (Ishaq et al., 2022). L’azione benefica si è ipotizzato possa essere legata ad una modulazione della microflora intestinale che porterebbe ad una riduzione dell’eliminazione di oocisti. Tuttavia ad oggi studi sulla modulazione della microflora intestinale nel broiler a seguito dell’impiego di estratti di Citrus aurantium non sono disponibili nonostante il significativo progresso delle tecniche analitiche basate sul sequenziamento che consentono di ottenere un profilo completo includente anche specie microbiche non coltivabili con i tradizionali sistemi analitici.
Obiettivo del presente lavoro è stato quello di comparare l’effetto dell’integrazione nell’acqua da bere di un estratto vegetale, ottenuto da Citrus aurantium e somministrato in differenti fasi dell’allevamento, sul microbiota e sulle funzioni metaboliche del cieco del broiler utilizzando la tecnica dell’analisi metagenomica.