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2004 – AVVERSA REAZIONE VACCINALE IN TACCHINI DA CARNE SOTTOPOSTI A PROFILASSI ANTINFLUENZALE.

In seguito all’epidemia influenzale che ha interessato gli allevamenti avicoli del Nord Italia negli ultimi anni, sono state approntate delle misure di profilassi vaccinale relativamente all’allevamento del tacchino e della gallina ovaiola commerciale nelle province ad alta densità avicola. In base al Decreto Dirigenziale della Regione Veneto n° 465 del 10/12/2002 tale categoria di allevamenti deve essere sottoposta a profilassi vaccinale contro l’influenza aviaria, sottotipo H7 N1, secondo uno schema vaccinale che prevede al momento della stesura del presente documento 3 interventi vaccinali sia per i maschi che per le femmine. . I ripetuti interventi vaccinali sono necessari affinché si sviluppi un efficace livello anticorpale (Karunakaran et al., 1987, Stone 1987). Per i tacchini maschi tali interventi sono generalmente programmati a ca. 15, 40, 80 giorni di vita. L’intervento consiste nella somministrazione parenterale individuale di un vaccino inattivato (0,5ml/capo).

2004 – AVVERSA REAZIONE VACCINALE IN TACCHINI DA CARNE SOTTOPOSTI A PROFILASSI ANTINFLUENZALE.2023-09-18T12:05:15+02:00

2004 – CASI DI ROTTURA EPATICA IN GIOVANI FARAONE

Fenomeni emorragici nel fegato che conducono ad ematomi nel parenchima o in sede sotto capsulare fino alla rottura epatica sono descritti negli uccelli di allevamento in un numero limitato di forme morbose. Tipica di galline in deposizione è la cosiddetta “Fatty liver haemorrhagic syndrome” (FLHS) in associazione a steatosi epatica (1), mentre composti tossici della farina di semi di colza causano la “Hepatic haemorrage” o “Liver haemorrhagic syndrome” (LHS) nelle galline (2) e la “Massive liver haemorrage” in broiler tra le 2 e le 4 settimane (3). Inoltre rottura del fegato si può riscontrare in presenza di amiloidosi epatica, che per esempio abbiamo avuto occasione di riscontrare in pollastre sottoposte a ripetute vaccinazioni con vaccini spenti antibatterici (4) o che si manifesta in gruppi colpiti da Sinovite Infettiva da Mycoplasma synoviae.
Riteniamo perciò interessante descrivere casi di rottura epatica (RE) diagnosticati recentemente in faraone di poche settimane di vita, che costituiscono un fenomeno completamente nuovo per questa specie e di cui mancano segnalazioni bibliografiche.

2004 – CASI DI ROTTURA EPATICA IN GIOVANI FARAONE2023-09-18T12:04:08+02:00

2004 – METHODS USED FOR THE CONTROL OF THE EFFICIENCY OF ANTICOCCIDIAL DRUGS

Studies about periodic control of the efficiency of the anticoccidial products against coccidiosis, efficiency of new products.

2004 – METHODS USED FOR THE CONTROL OF THE EFFICIENCY OF ANTICOCCIDIAL DRUGS2023-09-18T12:02:30+02:00

2004 – CORRELAZIONE ANTIGENICA TRA SIEROTIPO FA-6881/97 O AZ-27/98 E I CEPPI “IT-02” DEL IBV, ISOLATI PIÙ RECENTEMENTE IN EUROPA

A partire dal 1966 sono stati riportati numerosi isolamenti di nuovi sierotipi o varianti del IBV in Italia (1-9).
Particolare attenzione è stata rivolta in passato al ceppo AZ-23/74, per la durata della sua prevalenza, circa vent’anni; successivamente il ceppo è apparentemente scomparso(7).
A partire dal 1997 ed in aree diverse del Paese, sono stati isolati due ceppi immunologicamente simili tra di loro, Fa-6881/97 ed AZ-27/98, da casi di grave nefrite in broiler o da sindrome respiratoria in pollastre.In seguito, nel giro di pochi anni, altri (oltre venti) ceppi di IBV strettamente simili dal punto di vista antigene ai precedenti, sono stati isolati in aree diverse del Paese da polli con manifestazioni respiratorie, enteriche e/o renali. Pertanto, tali ceppi , antigenicamente diversi dai sierotipi più noti, presentatisi sia in Europa che negli altri continenti, sono stati considerati come un nuovo sierotipo o variante, assai diffuso e prevalente in Italia (9).
Più recentemente, molti (oltre 100) ceppi di IBV, considerati simili al ceppo Fo-4682/99 e denominati anche “It-02”, isolati in molti paesi dell’Europa occidentale sono stati riferiti durante l’International Symposium of Avian Coronavirus a Giessen, Germania.
Scopo di questa preliminare indagine è stato quello di rilevare eventuali correlazioni antigeniche tra gli isolati “It-02” ed il sierotipo rappresentato dai ceppi Fa-6881/97 o AZ-27/98.

2004 – CORRELAZIONE ANTIGENICA TRA SIEROTIPO FA-6881/97 O AZ-27/98 E I CEPPI “IT-02” DEL IBV, ISOLATI PIÙ RECENTEMENTE IN EUROPA2023-09-18T12:00:38+02:00

2004 – APPLICAZIONE DELLA REVERSE TRANSCRIPTASE-POLYMERASE CHAIN REACTION (RT-PCR) NELLA DIAGNOSI DELL’ARTRITE-TENOSINOVITE VIRALE

L’artrite virale o tenosinovite infettiva è una malattia contagiosa del pollo e, più raramente, del tacchino. Si manifesta con sintomi articolari e lesioni a carico delle strutture sinoviali tendinee. Diversi sono gli strumenti diagnostici attualmente in uso, tra questi, la tecnica di RT-PCR (reverse transcriptase-polymerase chain reaction), applicabile sia come diagnosi di supporto e conferma alle colture cellulari infettate, sia direttamente all’omogenato ottenuto da tessuti patologici prelevati in sede autoptica.

2004 – APPLICAZIONE DELLA REVERSE TRANSCRIPTASE-POLYMERASE CHAIN REACTION (RT-PCR) NELLA DIAGNOSI DELL’ARTRITE-TENOSINOVITE VIRALE2023-09-18T12:03:12+02:00

2004 – INFEZIONE DA CALICIVIRUS ASSOCIATA AD UNA SINDROME ENTERICA IN GIOVANI FAGIANI (PHASIANUS COLCHICUS)

Il presente lavoro descrive un grave episodio di sindrome enterica osservato in un gruppo di fagiani di allevamento di 28 giorni d’età. Oltre all’isolamento di reovirus dal contenuto intestinale, gli esami di microscopia elettronica hanno permesso di evidenziare la presenza di particelle virali morfologicamente riferibili a calicivirus associate a parvovirus-like e rod shaped virus-like particles. Dalla letteratura consultata questo risulta essere il secondo caso di enterite del fagiano associato a infezione da calicivirus, ed in considerazione della grave sintomatologia osservata sarebbe auspicabile un approfondimento della casistica per chiarire il ruolo di questo patogeno nel determinismo delle enteriti dei volatili in generale e del fagiano in particolare.

2004 – INFEZIONE DA CALICIVIRUS ASSOCIATA AD UNA SINDROME ENTERICA IN GIOVANI FAGIANI (PHASIANUS COLCHICUS)2023-09-18T11:48:52+02:00

2004 – PLASMA CORTICOSTERONE LEVELS IN LAYING HENS FROM THREE DIFFERENT HOUSING SYSTEMS

Sono state valutate possibili variazioni nei livelli di corticosterone in galline allevate in gabbia, a terra e seguendo il metodo biologico. I livelli più alti di corticosterone si sono riscontrati in gabbia mentre quelli più bassi a terra. Una situazione intermedia era ascrivibile al gruppo allevato biologicamente. E’ verosimile ipotizzare che l’allevamento a terra, fornendo alle galline un adeguato spazio, permetta di soddisfare alcune loro esigenze comportamentali senza la presenza di fattori di stress cronico che agiscono sugli altri allevamenti.

2004 – PLASMA CORTICOSTERONE LEVELS IN LAYING HENS FROM THREE DIFFERENT HOUSING SYSTEMS2023-09-18T11:47:48+02:00

2004 – PROVA DI EFFICACIA DI UN ADDITIVO DI NUOVA CONCEZIONE NEL CONTROLLO DI ALCUNE COMPONENTI MICROBICHE DELLA LETTIERA DI POLLI DA CARNE. PRIMI RISULTATI.

Prove di campo sono state effettuate per valutare l’efficacia di un prodotto igienizzante di nuova concezione (SOP® C Poultry), nel controllo di alcune componenti microbiche della lettiera di polli da carne. Sono stati considerati, come parametri la Carica Microbica Totale aerobia (CMT), Staphilococcus spp., Salmonella spp. e Coliformi ed inoltre alla fine di ogni ciclo è stata valutata la percentuale di mortalità. I risultati hanno mostrato una significativa riduzione dei valori medi per ciascuno dei parametri microbiologici valutati nei campioni di lettiera trattata rispetto al controllo; significativa è risultata anche la riduzione della percentuale di mortalità riscontrata nel capannone trattato rispetto al controllo.

2004 – PROVA DI EFFICACIA DI UN ADDITIVO DI NUOVA CONCEZIONE NEL CONTROLLO DI ALCUNE COMPONENTI MICROBICHE DELLA LETTIERA DI POLLI DA CARNE. PRIMI RISULTATI.2023-09-18T11:45:06+02:00

2004 – ISOLAMENTO DI SALMONELLA SPP. NEGLI ALIMENTI ZOOTECNICI

Questa comunicazione riporta alcuni dati relativi agli isolamenti di Salmonella spp. da materie prime e mangimi composti non medicati destinati al settore avicolo. Le materie prime sono risultate maggiormente contaminate dei mangimi composti non medicati con maggior prevalenza della specie seftenberg appartenente al gruppo E, isolata da farina di soja proteica e da crusca. Attualmente viene attuato un piano monitoraggio che prevede la ricerca qualitativa della Salmonella negli alimenti destinati all’alimentazione zootecnica, anche se è auspicabile che in futuro saranno previste tecniche di tipo quantitativo e più tempestive.

2004 – ISOLAMENTO DI SALMONELLA SPP. NEGLI ALIMENTI ZOOTECNICI2023-09-18T11:43:34+02:00

2004 – EFFICACY IN THE FIELD OF TWO ANTICOCCIDIAL VACCINES FOR BROILERS

Sono stati confrontati due vaccini anticoccidici attenuati in broilers (88.000 maschi e 101.000 femmine) somministrati per spray in incubatoio. Il vaccino A conteneva 5 specie di Eimeria e il B 3. Le performance zootecniche sono state simili nei due gruppi, lo score delle lesioni mediamente non superava il valore 1, anche se A dava lesioni solo duodenali, mentre con B era presente anche tiflite. L’emissione massima di oocisti era di 23.000 per grammo di feci (OPG) a 28 gg di vita in A e 38.000 OPG a 21 gg per B. Nei broilers vaccinati con B erano più frequenti sintomi enterici con isolamento di C. perfringens, che ha richiesto terapia specifica per arginare la mortalità.

2004 – EFFICACY IN THE FIELD OF TWO ANTICOCCIDIAL VACCINES FOR BROILERS2023-09-18T11:42:05+02:00
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