Atti dei convegni

18 Dicembre 2000

2000 – METODICA ELISA PER L’EVIDENZIAZIONE DI ANTICORPI ANTI-INFLUENZA H7 IN SIERI SPERIMENTALI E DI CAMPO

La recente epizoozia di Influenza da ceppi H7N1 ha determinato un consistente aumento di indagini virologiche e sierologiche. Si è di conseguenza evidenziata la necessità di avere a disposizione un’altra metodica sierologica da utilizzare parallelamente alla Inibizione della emoagglutinazione, metodo normato descritto nel D.P.R. 656/96, per controllare sieri dubbi, emolitici o per evidenziare anticorpi nel tuorlo (materiale che prevede diluizioni maggiori per essere utilizzato in Inibizione della emoagglutinazione)

18 Dicembre 2000

2000 – VALUTAZIONE DELL’EFFICACIA IN VITRO DI ANTEC VIRKON S®, ANTEC FARM FLUID S® E ANTEC AMBICIDE® NEI CONFRONTI DI ALCUNI CEPPI BATTERICI DI ORIGINE AVIARE

Le procedure di biosicurezza comprendono tutte le misure preventive di natura gestionale ed igienico-sanitaria da adottare per prevenire l’introduzione e la circolazione di agenti patogeni in allevamento (3). Una delle principali componenti della biosicurezza è l’applicazione di piani di pulizia e disinfezione di ambienti, attrezzature, mezzi di trasporto, equipaggiamenti del personale (1). Un buon disinfettante deve essere in grado di agire in presenza di materiale organico (difficile da rimuovere completamente con le operazioni di lavaggio) e di acque “dure” (tipiche del nostro territorio) (2). Il presente studio ha lo scopo di valutare l’efficacia in vitro di tre disinfettanti chimici nei confronti di alcuni ceppi batterici tra i più diffusi e patogeni in campo avicolo. Le prove sono state eseguite sia in condizioni ideali per l’azione dei disinfettanti, sia in condizioni reali di campo per la presenza di sostanza organica e di acqua dura.

18 Dicembre 2000

2000 – ANALISI DEI RISULTATI DI UN ANNO DI SORVEGLIANZA SIEROLOGICA DEL SIEROTIPO 793B DEL VIRUS DELLA BRONCHITE INFETTIVA (IBV)

La bronchite infettiva (IB) è una delle principali cause di perdita economica dell’industria avicola. L’infezione è caratterizzata da elevata morbilità e rapida diffusione nel territorio; la malattia clinica si esprime con forme respiratorie, nefrite-nefrosi, calo di ovodeposizione e alterazioni della qualità del guscio. L’Italia è circondata da paesi, con i quali ha strette relazioni commerciali, in cui è dimostrata la presenza del sierotipo 793B (2) e che vaccinano attivamente nei suoi confronti con un vaccino vivo attenuato. Il presente studio espone sinteticamente i risultati di un anno di monitoraggio sierologico relativo a IBV effettuato dall’IZSLER di Forlì allo scopo di valutare la prevalenza dell’infezione sostenuta da sierotipo 793B.

18 Dicembre 2000

2000 – AGGIORNAMENTI SULLA BURSITE INFETTIVA (IBD) IN ROMAGNA: OSSERVAZIONI EPIDEMIOLOGICHE E PATOLOGIE COMPLICANTI

Da alcuni anni la bursite infettiva (IBD) è presente in forma endemica in Romagna. Analogamente ad altri paesi europei, i ceppi virali circolanti nel territorio della nostra regione appartengono al gruppo dei “very virulent (vvIBDV)” (2). Questi ultimi sono in grado di provocare malattia clinica (con alti indici di mortalità) e di colonizzare la borsa di Fabrizio (principale organo di replicazione del virus) in presenza di elevati titoli anticorpali di origine materna riuscendo in tal modo a precedere i ceppi vaccinali i quali sono neutralizzati dall’immunità passiva trasmessa dai riproduttori (4).
Per contrastare i vvIBDV sono stati allestiti vaccini meno attenuati in grado di competere con i ceppi patogeni (1). Occorre tuttavia ricordare che il grado di attenuazione dei vaccini è inversamente proporzionale alla loro attività immunodepressiva.
L’enterite necrotica (EN) da Clostridium perfringens tipo A (più raramente da tipo C) è una delle patologie batteriche più diffuse nel broiler; essa è osservata anche in galletti, pollastre e galline ovaiole. Sono state avanzate varie ipotesi per spiegare l’aumento dell’incidenza di questa malattia (tra cui il divieto di somministrazione di alcuni farmaci ad azione auxinica). E’ invece una certezza il ruolo svolto dalle patologie immunodepressive (tra cui la bursite infettiva) nel condizionare la comparsa della EN.
Scopo del presente lavoro è descrivere i casi più significativi di IBD osservati nel 2000 in Romagna con particolare riferimento ai piani vaccinali adottati e alle complicazioni batteriche diagnosticate, tra cui, appunto, l’EN.

18 Dicembre 2000

2000 – INTOSSICAZIONE DA TRICOTECENI E DERMATITE PLANTARE DA Staphylococcus epidermidis IN POLLI DA CARNE

I tricoteceni sono metaboliti prodotti prevalentemente da miceti del genere Fusarium. Tra le oltre 100 micotossine appartenenti a questo gruppo, la T2, il Diacetoxiscirpenolo (DAS) e il deoxinivalenolo (DON o vomitossina) spiccano per la loro attività patogena legata ad un’azione caustica a livello di cute e mucose (2). Ne conseguono lesioni di tipo necrotico-ulcerativo (spesso complicate da infezioni secondarie) oltre ad una dimostrata attività immunodepressiva (4). Il presente lavoro descrive un caso di fusariosi in polli da carne di età molto giovane e caratterizzato da un elevatissimo indice di morbilità.

18 Dicembre 2000

2000 – ISOLAMENTO, TIPIZZAZIONE E CONSIDERAZIONI SULLA PATOGENICITA’ DI ORTHOMYXOVIRUS E PARAMYXOVIRUS ISOLATI IN ROMAGNA NELL’ANNO 2000

A partire dal 1999 si è verificata una grave epidemia di influenza aviare (sottotipo H7N1) nel Nord Italia.
Questa emergenza sanitaria ha creato viva preoccupazione in tutto il territorio nazionale. In particolare, la regione Emilia Romagna ha attuato dei piani di monitoraggio virologico e sierologico su vasta scala nei confronti dei virus influenzali, a cui si sono aggiunti i controlli conseguenti alla recente comparsa di focolai di pseudopeste in alcune zone della Romagna. Nell’ambito di tali indagini sono stati isolati, presso la sezione di Forlì dell’IZSLER, alcuni ceppi di orthomyxovirus e paramyxovirus da diverse specie aviari e dal suino. Nel presente lavoro sono riportati i risultati della tipizzazione di tali ceppi e alcune considerazioni epidemiologiche sulla loro diffusione in ambito regionale.

18 Dicembre 2000

2000 – EFFICACIA CLINICA E INNOCUITÀ D’USO DEL PARACOX-5, VACCINO VIVO ATTENUATO CONTRO LE COCCIDIOSI DEL POLLO DA CARNE

L’impiego dei coccidiostatici nell’alimento è stato per molti anni il solo metodo valido nel controllo delle Coccidiosi del pollo da carne.
Tali sostanze, pur svolgendo tuttora un ruolo primario nel sostenere con profitto la produzione avicola mondiale, non sono del tutto scevre da problemi d’uso.
Infatti, fenomeni di resistenza insorgono sempre più frequentemente non solo nei confronti di quelle molecole già utilizzate da molti anni, ma anche per quei coccidiostatici di più recente utilizzo (1).
Inoltre, non vanno dimenticati gli effetti indesiderati, rappresentati da quadri tossici conseguenti a iperdosaggio o errato impiego (2) e soprattutto vi è il rischio sempre incombente di un loro residuo nelle carni degli animali macellati.
Sono queste le ragioni che negli anni più recenti hanno indirizzato la Ricerca sullo studio delle difese immunitarie indotte e soprattutto dei vaccini nei confronti delle Coccidiosi del pollo (4, 5).
Molti tentativi sono stati fatti in tal senso, ma a tutt’oggi i risultati più confortanti sono stati ottenuti in animali sottoposti a immunizzazione attiva con vaccini costituiti da oocisti sporulate, appartenenti a linee “precoci” (attenuate) delle principali specie di Eimeria responsabili di infezione nel pollo (3, 6). Queste linee “precoci” sono caratterizzate dalla riduzione del tempo di prepatenza e quindi del grado di moltiplicazione nelle strutture dell’epitelio intestinale, ma soprattutto dall’attenuazione della loro patogenicità intrinseca.

18 Dicembre 2000

2000 – STUDIO SULLA CONTAMINAZIONE DA CAMPYLOBACTER TERMOFILI NELLA MACELLAZIONE INDUSTRIALE DEL TACCHINO

Le specie enteropatogene del genere Campylobacter che vengono indicate con il termine “termofile” per la loro capacità di crescere a 43°C sono C. jejuni, C. coli e C. laridis. Le prime due presentano un profilo metabolico pressoché identico, fatta eccezione per la capacità di C. jejuni di idrolizzare l’ippurato. Le tre le specie sono ritenute potenziali agenti di gastroenterite umana (2, 4, 5, 6, 7). Questo studio si è proposto di verificare l’esistenza di una contaminazione da Campylobacter termofili nella macellazione industriale del tacchino.

18 Dicembre 2000

2000 – EFFICACIA DI UN VACCINO SOMMINISTRATO IN “OVO” CONTRO LA MALATTIA DI GUMBORO (IBD)

La vaccinazione in “ovo”, al 18° giorno di incubazione, viene nel pollo utilizzata con successo nei confronti della malattia di Marek (7). Studi sono stati condotti per verificare la possibilità di impiego di questa tecnica per la profilassi di altre patologie del pollame ottenendo risultati a volte contrastanti (1,2,3,9).
Scopo del presente lavoro è stato quello di valutare l’efficacia di un vaccino vivo del commercio contro la malattia di Gumboro (IBD), dotato di patogenicità residua e somministrato al 18° giorno di incubazione ad embrioni commerciali.

18 Dicembre 2000

2000 – STUDIO DELLA DINAMICA DI SOPRAVVIVENZA DI C. JEJUNI SU ALCUNE SUPERFICI DI LAVORAZIONE DEGLI ALIMENTI

Per valutare la dinamica di sopravvivenza di C.jejuni su alcune superfici di lavorazione degli alimenti, cinque ceppi rappresentanti sia isolati ambientali che ceppi di referenza sono stati inoculati in campioni di metallo e formica. Prima dell’inoculo i ceppi sono stati sospesi in Tryptycase Soy Broth (TSB) per simulare le condizioni di sopravvivenza delle cellule su una superficie contaminata, ed in Phosphate Buffered Saline (PBS) (pH 7) per simulare le condizioni di sopravvivenza delle cellule su una superficie pulita. I risultati ottenuti dimostrano che sia la natura della superficie che le condizioni ambientali influenzano la dinamica di sopravvivenza delle cellule di C.jejuni.

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